Bedrettin Cömert nasce il 27 settembre 1940 a Vezirköprü, in Turchia, nella provincia di Samsun. Frequenta la scuola a Sivas ed il suo desidero di studiare letteratura e lingue lo porta in Italia, dopo il diploma nel 1960, a Perugia con l’aiuto di una borsa di studio statale.
Nella sua prima lettera che scrive al suo amico poeta Hasan Hüseyin, racconta la sua condizione: “Ne scrivo tanto e scriverò tanto! Tanti amici aspettano le mie lettere. Non riesco affrontare le spese postali. Perciò mando tre, quattro lettere insieme in una busta. Non c’è altra soluzione. Prendo 80 mila lire come borsa di studio per mese. Pago 35 mila lire per la pensione. Tutto è compreso. Ci sono tutte le comodità. La colazione arriva nella mia camera. Come posso raccontarti? Quel che serve, esiste…..”
Nel 1965 sposa Maria Agostina, che ha conosciuto durante la sua permanenza italiana e si laurea nel 1967 in Letteratura a Roma, dove consegue un dottorato in filosofia.
Nasce il suo primogenito, Ergun, nel 1967.
Nel 1971 fa ritorno in Turchia, ad Ankara, insieme alla sua famiglia e viene assunto come assistente presso il Dipartimento di storia dell’arte dell’Università Hacettepe. Nel 1972 viene nominato docente presso lo stesso dipartimento, dove consegue il suo secondo dottorato.
Nel 1973 nasce il suo secondo figlio, Kemal.
Professore della storia dell’arte e di estetica, uno scrittore, un poeta, un critico d’arte, linguista. Ha da dire cose importanti in tutti i campi della vita intellettuale. I suoi libri ed i suoi articoli pubblicati diventano libri di testo non solo alla sua ma anche in tutte le altre università. La passione per la carriera accademica è collegata al desiderio di contribuire allo sviluppo del pensiero libero, alla creazione delle nuove generazioni che capiscono e usano metodi adatti per miglioramento della vita individuale e sociale.
Oltre ad aver pubblicato libri di sue poesie, lavora in linguistica generale ed estetica. Traduce diversi libri di storia dell’arte e di letteratura e produce proprie opere originali.
Nel 1977 è incaricato di far parte di una commissione d’inchiesta sulla presenza di squadre terroristiche di estrema destra nell’Università Hacettepe.
L’11 luglio del 1978, è vittima di un attentato a lui rivolto dove perde la vita. La moglie Maria Agostina, anch’essa coinvolta, rimane ferita ma sopravvive.
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